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Le difficoltà motorie non si limitano esclusivamente ai movimenti legati alla camminata, per i quali può essere necessario l’utilizzo di un deambulatore o di una carrozzina, bensì anche di quelli che servono per spostarsi dal letto alla carrozzina stessa e viceversa, ma non solo.
Per questo motivo sono stati realizzati i sollevatori elettrici per anziani e disabili – conosciuti anche come sollevamalati –, che consistono in bracci meccanici che permettono appunto di sollevare i pazienti che non riescono a muoversi dal letto in autonomia, venendo incontro agli assistenti che altrimenti sarebbero costretti a un notevole sforzo fisico.
Questo strumento è appunto un braccio – realizzato tradizionalmente in acciaio –, quasi simile a quello di una gru, dotato di un motore elettrico che permette mediante comandi di alzare e abbassare il paziente. Quest’ultimo, per essere spostato, viene posto su un particolare telo che mediante dei ganci viene attaccato al braccio meccanico.
L’imbracatura in questione è realizzata in un materiale capace di adattarsi al meglio al corpo di ogni persona, aumentandone il comfort senza però sacrificarne la sicurezza. Per potersi sposare al meglio alle esigenze di ogni paziente, esistono differenti tipi di imbracatura.
C’è quella standard definita contenitiva, che è valida per qualunque paziente, che esso sia anziano o disabile. Abbiamo quindi quella realizzata ad hoc per chi ha perso uno o più arti, e quella che è stata studiata apposta per essere utilizzata in bagno.
In quest’ultimo caso, infatti, può essere un aiuto per l’assistente che altrimenti sarebbe costretto dapprima a spostare il paziente sulla carrozzina e quindi muoverlo con le proprie forze sul wc oppure all’interno della vasca da bagno. Questo formato di imbracatura, invece, consente di effettuare un unico spostamento senza troppi sforzi.
Inoltre, i teli sono stati realizzati in una forma che permette di muovere il paziente sia che esso parta da una posizione sdraiata, sia che esso sia seduto, così da non avere complicazioni in nessuno dei casi che l’assistente si ritrova ad affrontare.
Alcuni teli, invece, presentano un’estensione che aiuta l’anziano o l’assistente a tenere sollevata la testa. Onde evitare l’eccessivo deterioramento dell’imbracatura è consigliata la sostituzione dopo almeno 2 o 3 anni.
Ci sono dei sollevatori elettrici per anziani e disabili che, per essere utilizzati, presentano alla base dei bracci regolabili – in base anche al peso del paziente e alla stazza – per aumentarne la stabilità. Inoltre, sono dotati di ruote che permettono alla stessa struttura di essere spostata senza particolare fatica.
Altri modelli invece hanno una base fissa che però può essere richiusa in caso di inutilizzo, altri ancora invece consentono di sollevare un paziente che si ritrova a partire dal livello del terreno.
Per quanto concerne l’alimentazione, i sollevatori elettrici per anziani e disabili sono dotati di una batteria ricaricabile che permette inoltre di essere utilizzata anche quando attaccata alla presa della corrente.
Adattarsi alle esigenze di ogni paziente vuol dire anche al suo peso ed è per questo motivo che esistono differenti modelli che reggono diverse stazze. Si parte da una portata minima che si aggira intorno ai 140 kg, ma determinati sollevatori elettrici sono capaci di sopportare fino a 250 kg.
Specifici sollevatori elettrici hanno anche la funzione di verticalizzatore, ovvero di strumento che permette all’anziano o disabile di avere un supporto per restare in piedi, quando questo non gli è possibile in autonomia.
Per poterlo sfruttare esiste una precisa imbracatura che aiuta il paziente a prendere la corretta postura, mentre dei supporti per le gambe consentono di distribuire il peso del corpo sulla struttura. Questa versione può essere anche utilizzata per praticare esercizi di riabilitazione, in seguito ad operazioni o eventi traumatici.